Responsabilità Sociale
Numeri, progetti e storie di persone nel percorso del 2025 dell’Area CSR Lega Dilettanti
La Lega Nazionale Dilettanti scende in campo ogni settimana, ma da tre anni è impegnata anche in una partita decisiva fuori dal rettangolo di gioco. L’Area di Responsabilità Sociale della LND fa parte del suo DNA e rappresenta un modello virtuoso di sport che educa, include e genera valore sociale, culturale e ambientale.
A tracciare il bilancio a fine anno, è il Report CSR che racconta un movimento “attento all’ambiente circostante, che non lascia indietro nessuno e che rappresenta un’opportunità di crescita individuale e collettiva”, come afferma il presidente LND Giancarlo Abete, sottolineando la capacità del calcio dilettantistico di produrre un impatto che va ben oltre quello economico.
Benessere individuale e collettivo, funzione educativa e responsabilità sociale sono i campi in cui la LND ha segnato i suoi gol più importanti. Un esempio emblematico è il progetto “Sopra la barriera”: cortometraggi che raccontano il potere inclusivo del calcio, dalle pari opportunità nel calcio femminile, al ruolo pedagogico dello sport nei contesti di detenzione, fino all’abbattimento di barriere sociali e culturali.
L’inclusione si costruisce anche “in casa”. Il percorso formativo “Sport is Respect” ha coinvolto calciatrici, calciatori e personale interno alla LND, dimostrando un impatto concreto: il 65,9% dei partecipanti ha dichiarato che quanto appreso è utile o molto utile per ridurre le discriminazioni, mentre il 74,1% si sente oggi più preparato a reagire in modo diverso di fronte a episodi di bullismo o discriminazione. Numeri che certificano l’efficacia di un approccio alternativo ai tradizionali incontri frontali.
Grande attenzione è stata dedicata anche alla salute mentale, un tema sempre più centrale nel mondo dello sport. La LND ha acceso i riflettori su ciò che spesso non si vede, collaborando con Unobravo, realtà di riferimento nel supporto psicologico online, per ribadire che dietro ogni atleta c’è una persona, con fragilità e bisogni da ascoltare.
Dalla salute della mente a quella del corpo. La Carovana della Prevenzione, in collaborazione con Komen Italia, ha portato a Cirò Marina 50 screening medici gratuiti tra mammografie ed ecografie, durante il beach soccer. A questi si aggiunge la campagna “Un assist alla prevenzione”, realizzata con Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro e Uriage, dedicata alla prevenzione dei tumori della pelle.
Il calcio come strumento di diritti, memoria e consapevolezza. Con “Battiamo i pregiudizi sul campo”, promosso nella Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità insieme a Frolla Microbiscottificio, e con il progetto “Custodire la memoria”, la LND ha unito sport e storia al Binario 21 di Milano, luogo simbolo della Shoah. In quell’occasione sono state consegnate le “Figurine della Memoria”, dedicate a calciatori, dirigenti e allenatori deportati o perseguitati dal nazifascismo, trasformando il calcio in uno strumento di memoria viva.
Importante anche l’impegno ambientale. Con “Un gol per la natura”, la LND ha contribuito alla rigenerazione di Cuglieri in Sardegna, territorio duramente colpito dagli incendi, attraverso la piantumazione di 250 alberi, 5 per ogni gol. Un gesto concreto che lega sport e sostenibilità. A questo si aggiunge la collaborazione con Fondazione Sylva, che ha portato alla messa a dimora di 240 alberi nel Salento, area segnata dalla Xylella, durante le fasi finali dello scudetto di Beach Soccer a Cirò Marina.
Le parole contano, dentro e fuori dal campo. In occasione della Giornata contro la Discriminazione Razziale, la LND ha lanciato una campagna educativa in collaborazione con Treccani: durante le gare, i capitani si sono scambiati gagliardetti con parole di forte valore civile, per ribadire che il linguaggio può costruire ponti o innalzare muri.
Contro ogni forma di odio, la campagna “Tattiche contro l’omofobia – Diamo un calcio al pregiudizio”, realizzata con Arcigay e Gaynet, ha coinvolto società dilettantistiche su tutto il territorio nazionale, attraverso contenuti digitali, messaggi negli stadi e testimonianze dirette di atleti e dirigenti.
L’impegno educativo ha coinvolto anche le scuole: oltre 5.000 studenti provenienti da tutta Italia hanno partecipato al progetto “I semi dell’etica”, tra tornei sportivi, laboratori interattivi e momenti di riflessione su sport, parità di genere e sostenibilità.
A livello istituzionale, l’Area CSR LND ha promosso una tavola rotonda presso il CNEL, dedicata al ruolo dello sport nella tutela dei diritti umani universali, in collaborazione con Social Football Summit e Manchester Metropolitan University. Una ricerca internazionale ha riconosciuto il calcio dilettantistico come spazio privilegiato per cittadinanza attiva, inclusione sociale e rispetto reciproco.
Infine, nel mese di giugno, il Centro Tecnico Federale di Coverciano ha ospitato la prima edizione del Torneo delle Rappresentative “Equality”, con la partecipazione delle selezioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, mettendo al centro l’inclusione di giovani provenienti da contesti stranieri e dimostrando come il calcio possa essere un linguaggio universale di accoglienza.
Anche la comunicazione dell’Area CSR della LND nel corso del 2025, con Gaia Simonetti e Verdiana Corbianco, ha giocato un ruolo chiave nella valorizzazione dei progetti: 130 news, 80 uscite su stampa, spazi Tv con trasmissioni dedicate, radio e nuove piattaforme web. Un ruolo determinante è stato svolto anche dai canali digitali che hanno raggiunto 10,6 milioni di utenti su Facebook e Instagram e 97 K di copertura della pagina Linkedin.