THE LND EFFECT - Bullismo e Cyberbullismo: l’impegno della Lega Nazionale Dilettanti al fianco di Roma Capitale

THE LND EFFECT - Bullismo e Cyberbullismo: l’impegno della Lega Nazionale Dilettanti al fianco di Roma Capitale

Lo scorso 18 Ottobre presso il Campidoglio – Sala delle Banidere – la Lega Nazionale Dilettanti con il presidente Giancarlo Abete ha partecipato al secondo incontro del tavolo tecnico sul Bullismo e Cyberbullismo di Roma Capitale.

Un gruppo di lavoro composto oltre che dal Presidente LND, da Pierpaola D’Alessandro vice direttrice Generale di Roma Capitale, il capo di Gabinetto del Sindaco Alberto Stancanelli, il coordinatore scientifico del tavolo professore Aldo Grauso, Marco Maiali psicodiagnosta del progetto di ricerca, il consigliere capitolino Giovanni Zannola, Giovanni Sacripante responsabile della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della Figc, Maria Grazia Privitera e  Renata Bortolus della Direzione generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Franca Romagnoli del Ministero dell’Istruzione e del Merito, il dirigente Barbara Strappato della Polizia Postale, il professore, Mario Rusconi Presidente ANP (Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola, già Associazione Nazionale Presidi) del Lazio, Maria Cristina Pisani presidente del Consiglio Nazionale Giovani, Alessia Vagliviello dell’Ufficio Regionale Scolastico del Lazio. Presenti anche il Moige e altre associazioni di genitori, il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza del Consiglio della Regione Lazio, oltre che il Dipartimento Scuola e Formazione e il Sistema Museale di Roma Capitale.

Al centro del confronto, la proposta di introdurre in via sperimentale all’interno dei programmi scolastici delle Scuole Primarie e Secondarie dell’area romana e delle Società Sportive LND aderenti dei corsi su alfabetizzazione emotiva e educazione digitale con personale docente specializzato e formato ad hoc. In questo contesto essenziale il ruolo dello sport, del calcio e del movimento enorme rappresentato dalla Lega Nazionale Dilettanti.

Come si può “combattere” e limitare un problema sociale come quello del bullismo e cyberbullismo sempre più diffuso?

Partire da un processo di educazione e sensibilizzazione, rendendo le nuove generazioni consapevoli dei danni che il bullismo può provocare. È importante un intervento precoce – così come evidenziato dal tavolo tecnico – identificando ed affrontando i comportamenti problematici fin dalle prime fasi. Accanto a questo unire un supporto psicologico specializzato, coinvolgere le famiglie, le istituzioni e creare un ponte tra società, scuola e sport. Parlando, poi, del cyberbullismo è necessario diffondere e promuovere un utilizzo sicuro di tutte le attività online che oggi vedono protagonisti tutti i bambini ed i ragazzi in fasce d’età delicate e complesse.

L’obiettivo di coinvolgere le Associazioni Sportive Dilettanti è una leva e step essenziale in questo percorso di sensibilizzazione allargando il bacino d’intervento e andando a sfruttare le potenziali educative del calcio per incidere sempre più sul problema. Lo sport di squadra di per sé insegna l’importanza della collaborazione e del gruppo, riducendo l’individualismo che è una delle “scintille” che può causare fenomeni di bullismo. Coinvolgere le Società Sportive significa agire all’interno di un contesto strutturato per l’interazione sociale che favorisce lo sviluppo di abilità comunicative, empatia e rispetto reciproco.

Un percorso lungo e complesso ma che segna un ulteriore impegno della Lega Nazionale Dilettanti nell’ambito della responsabilità sociale come istituzione con un ruolo educativo e formativo chiave, così come ci conferma Luca De Simoni,Responsabile dell’Area di Responsabilità Sociale della Lega Nazionale Dilettanti:

“La LND redigendo nella scorsa stagione la Carta sul Bullismo, proprio insieme al Prof. Grauso, ha già mostrato un’attenzione particolare al tema e siamo lieti di aver preso parte a questo gruppo di lavoro. La Lega, Insieme alle altre istituzioni coinvolte,sente una forte responsabilità verso i suoi ragazzi e da sempre la priorità è il  benessere psico-fisico di quest’ultimi, oltre che la loro crescita personale.”