Responsabilità Sociale: il calcio aiuta a realizzare i propri sogni, alla cerimonia del TDR in Veneto premiati Sheikh Sibi e Tambu Modu

Responsabilità Sociale: il calcio aiuta a realizzare i propri sogni, alla cerimonia del TDR in Veneto premiati Sheikh Sibi e Tambu Modu

Nella splendida cornice del Lago di Garda, dove in questi giorni è di scena il Torneo delle Regioni di Calcio a 5, la manifestazione della Lega Nazionale Dilettanti dedicata al Futsal, il presidente del Comitato Regionale Veneto Giuseppe Ruzza e il coordinatore del Dipartimento di Responsabilità Sociale della LND Luca De Simoni hanno premiato due giovani calciatori del Gambia: Sheikh Sibi e Tambu Modu.

Sia Sibi che Modu hanno vissuto momenti molto difficili e drammatici ma ora, finalmente, possono raccontare il lieto fine e testimoniare come lo sport aiuta, come il calcio salva la vita e che non bisogna arrendersi davanti alle avversità.

Sheikh Sibi è nato a Serekunda nel 1998.  E’ arrivato in Italia in una torrida giornata di Luglio (2005) a bordo di un barcone, da solo. In tasca aveva soltanto tanta paura e la speranza di riuscire ad attraversare il Mediterraneo. E ci riesce Sibi, dopo undici ore di mare e preghiere.

Oggi è il portiere della Virtus Verona (Lega Pro) e della Nazionale gambiana. Grazie alla Onlus gestita dalla Virtusvecomp di Verona è riuscito ad integrarsi fino a quando esordisce con la squadra rossoblù nella partita contro l’Union Feltre (2016). Tre anni dopo arriva la prima convocazione con la Nazionale gambiana, debutta nella partita di qualificazione alla Coppa d’Africa e successivamente partecipa alla Coppa delle Nazioni Africane (2021).

Il destino di Sibi si intreccia in qualche modo con Tambu Modu: ancora minorenne approda in Italia, anche lui dal Gambia. Porta con sé tanta frustrazione e rabbia imbattendosi in problemi più grandi di lui che lo portano fino al carcere minorile. Dopo essere stato rilasciato per buona condotta, a Tambu gli vengono affidati i lavori sociali presso un’azienda dove incontrerà non solo il suo datore di lavoro, il presidente della società sportiva Sant’Elena (2ª Categoria - CR Veneto) ma anche il padre adottivo.

Sibi ha donato la sua maglietta firmata a Tambu: insieme oltre il mare, per non voltarsi indietro ma andare avanti sui campi di calcio.

Il mondo del calcio dilettantistico è fatto di storie e persone sensazionali, che vanno raccontate e sostenute.