La Lega Nazionale Dilettanti sostiene la Giornata Internazionale per i diritti delle Donne

La Lega Nazionale Dilettanti sostiene la Giornata Internazionale per i diritti delle Donne

La Lega Nazionale Dilettanti, nella Giornata Internazionale per i diritti delle donne vuole mettere in luce la passione che pervade il mondo del calcio femminile, un movimento in crescita che però deve affrontare ancora numerosi pregiudizi.

Vogliamo raccontare questo attaccamento al calcio tramite le storie di donne, lavoratrici, madri e figlie, tutte pronte ad affrontare qualsiasi impegno pur di non abbandonare lo sport che amano. Una di queste storie è quella di Giulia Di Camillo, calciatrice del club Chieti che partecipa al campionato Serie C femminile, racconta in poche battute la sua vita che naviga tra i diversi ruoli: famiglia, lavoro e calcio.

E' una storia simile a tantissime altre calciatrici che diventa il simbolo della poliedricità della donna con il potere di fare tante cose in una. Una dimostrazione di come è possibile bilanciare la carriera sportiva, lavorativa, scolastica con gli impegni familiari e di come il calcio possa essere più di uno sport: può essere quel filo rosso che lega generazioni e ispira a perseguire i propri sogni con determinazione e amore.

Giulia si rivolge a tutte le donne con un monito:”..non dobbiamo arrenderci perché abbiamo una partita molto difficile da affrontare ed è quella della violenza sulle donne che, ancora oggi, resta la piaga sociale più feroce”. Un messaggio forte che si aggancia ai numeri diffusi dal Viminale attraverso un report elaborato dal Dipartimento di pubblica sicurezza ‘Donne vittime di violenza’ che è stato divulgato proprio alla vigilia dell’8 Marzo. Sono state 120 le donne uccise nel 2023. In totale, in Italia, nel 2023 sono stati commessi 334 omicidi volontari, le donne rappresentano il 93% del totale.

Un po' di storia. Il 25 marzo del 1911 nel rogo dell’edificio newyorchese della Triangle Waist Company persero la vita più di cento operaie che lavoravano in condizioni terribili. La data dell’ 8 Marzo però si collega anche ad altri due tragici eventi: nel 1857 a New York fu represso, con estrema crudeltà, uno sciopero di lavoratrici tessili e nel 1917 a Pietrogrado ci fu una rivolta pacifista delle operaie. Il 23 febbraio 1909 il Partito socialista americano organizzò la prima giornata ufficiale della donna. L’Europa, gli Stati Uniti e la Russia cominciarono a celebrare il Woman’s Day in giorni e mesi diversi così per uniformare la giornata celebrativa, nel 1977 l’ONU con la risoluzione 34/132, stabilì la “Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale”. La mimosa, simbolo della Festa della Donna, ha un significato specifico. Oltre ad essere stato il fiore che i partigiani regalavano alle staffette, negli anni 50, due donne femministe: Rita Montagnana e Teresa Mattei la scelsero al posto della violetta perché costava di meno.

imp_adv_270x400_Giornata_della_Donna_DEF.pdf