Napoli Beach Soccer Campione d’Italia 2009

Il Napoli conquista lo scudetto della Serie A Enel, il campionato italiano di beach soccer promosso dalla Figc-Lega Nazionale Dilettanti, al termine di una finale storica contro la favorita Milano. La matricola guidata da Diego Armando Maradona junior e dal bomber Alessandro Tiberi (primo marcatore italiano con 22 reti) incamera un risultato eccezionale che premia un progetto partito da lontano e che si è confermato essere il migliore per questa stagione, anche grazie al cuore e alla determinazione di un gruppo che ha negli argentini Salguero, Hilaire e Franceschini un trio di grande qualità e quantità di cui sentiremo ancora parlare. I lombardi, dopo aver vinto la Coppa Italia Enel lo scorso maggio a Terracina, mancano il double sul filo di lana di una gara al cardiopalma, ma soprattutto mancano l’appuntamento con la storia del beach soccer italiano perché quello di Ostia poteva essere il terzo scudetto rossonero, nessuna squadra italiana può vantare, infatti, un palmares simile. In un Agos Beach Stadium gremito fino all’inverosimile, allestito con la collaborazione di Accademia dello Sport e Officina Italiana presso l’Hakuna Matata Beach, il Napoli conquista il trofeo più prestigioso dopo aver messo in riga, nella stagione regolare, tutte le formazioni inserite nel girone Sud, ed incornicia un’esperienza sportiva davvero straordinaria. Un plauso va anche all’altra finalista, la corazzata Milano, che fino al terzo tempo della finale scudetto stava per coronare una stagione perfetta nel vero senso della parola, l’unica sconfitta stagionale, infatti, il team di Panizza l’ha rimediata proprio nella gara più importante dell’anno. Ciò non toglie nulla però al valore di una squadra e di una società che è cresciuta negli anni insieme a tutto il movimento del beach soccer italiano, simbolo di serietà ed organizzazione. Una citazione su tutte, tra i rossoneri, la merita il portiere milanese Beppe Rasulo che è il giocatore più vincente in Italia, nonostante la finale tricolore persa contro Napoli, con due scudetti e una Supercoppa vinti con i Cavalieri del Mare nel biennio 2004/2005, più due scudetti e tre Coppa Italia incamerati nei tre anni passati a Milano (2006/2009). “Una finale di questo valore – ha dichiarato Santino Lo Presti, Coordinatore del Dipartimento Beach Soccer della Lega Nazionale Dilettanti - è il miglior riconoscimento ad una stagione vissuta davvero intensamente per il merito di tutti: federazione, squadre e arbitri; questa disciplina si conferma essere uno sport spettacolare e imprevedibile visto che per aggiudicare il titolo 2009 si sono affrontate due squadre meritevoli che rappresentano la tradizione, il Milano, e la novità, l’esordiente Napoli, con addirittura la vittoria della matricola”.
I partenopei fanno anche incetta di premi individuali, consegnati durante la cerimonia di premiazione finale, a suggello di una stagione entusiasmante giocata a livelli altissimi. L’argentino Salguero è stato riconosciuto quale miglior portiere del 2009, mentre ad Alessandro Tiberi è andato il premio di miglior giocatore (per lui c’è anche aria di ritorno in Nazionale dopo un periodo di assenza). Al mister milanese Fabio Panizza va il premio Fair Play Enel e alla stella del Viareggio e della nazionale portoghese Madjer è andato il titolo di miglior realizzatore con 45 centri.
La vittoria al fotofinish del Terranova Terracina sui Cavalieri del Mare Viareggio, grazie al gol di Palmacci a 30’’ dal termine, vale il terzo podio consecutivo dei pontini nel campionato italiano (terzi nel 2007; secondi nel 2008). Quello ottenuto nella finale per il bronzo è il primo successo in assoluto dei laziali sui toscani che hanno offerto in questa stagione lampi di vero e proprio spettacolo sulla sabbia grazie ai suoi interpreti migliori: i portoghesi Madjer, Alan e Belchior e agli italiani Leghissa e Galli. La quinta piazza la conquistano i romagnoli delle stelle brasiliane, un po’ appannate Ddì, Juninho e Dado, che però non cancellano, nemmeno con questa vittoria, la delusione di un quarto di finale contro Terracina giocato decisamente al di sotto delle loro possibilità e in cui non sono mai entrati in partita. Un plauso particolare va fatto, invece, alla sorpresa MG Media Eboli che ha divertito e dato spettacolo per l’intera stagione, regalando al campionato italiano uno straniero, il brasiliano Duda, dalle grandi doti tecniche e morali. Gli ex campioni d’Italia della Ragazzini Generali Catania, dopo un quarto ed una semifinale davvero sfortunati, chiudono addirittura all’ultimo posto nelle final eight di Ostia. Contro la Coil Lignano Sabbiadoro pagano l’espulsione di uno Stankovic stranamente polemico (espulso per proteste ad inizio gara) e l’estrema facilità nel finalizzare le tante azioni da gioco create da parte dei friulani. Il rientrante Max “bomber” Esposito (doppietta) e la colonia portoghese capitanata da Ze Maria (tripletta) trascinano la formazione di Luca Della Negra al settimo posto, vendicando così la finale di Supercoppa di Lega Enel conquistata proprio dai siciliani lo scorso giovedì 13 agosto.

Finale 1° posto:
MILANO – NAPOLI 5-6 (2-0, 2-3, 1-3)
Milano: Rasulo, Casarsa, Bruno Mendes, Nico, Biasini, Ahmed, Amarelle, Ghilardi, Benjamin, Zanini. All. Panizza.
Napoli: Salguero, D’Auria, Di Maio, Franceschini, Esposito, Palma, Lopez Hilaire, Maradona jr., Tiberi, Capuano. All. Amorosetti.
Arbitri: Castaldi di Termoli e Crispino di Catanzaro. Terzo arbitro: Polito di Aprilia. Crono: Valgiusti di Forlì.
Marcatori: nel pt 5’ Amarelle (M), 8’ Benjamin (M); nel st 6’ Casarsa (M), 7’ Tiberi (N), 9’ Amarelle (M), 9’ Maradona jr. (N), 10’ Hilaire (N); nel tt 2’ e 5’ Tiberi (N), 9’ Benjamin (M), 10’ Tiberi (N).
Note: espulso Palma per doppia ammonizione all’11’ del tt; ammonito Salguero (N).
In partenza Panizza schiera Rasulo, Casarsa, Nico, Benjamin e Bruno, Amorosetti risponde con Salguero, Hilaire, Franceschini, Maradona jr, Tiberi. Finale attesissima, stadio esaurito in ogni ordine di posti, circa 2000 spettatori e match che si sblocca solo dopo l’ingresso in campo, al 5’, di Ramiro Figueiras Amarelle, premiato a fine gara quale miglior giocatore del campionato 2009; lo spagnolo riceve palla sulla sinistra a metà campo, punta l’area, salta Franceschini e infila Salguero in diagonale. Napoli non trova spazi e quando Palma va a terra al limite dell’area è giusto il fischio di Castaldi che assegna una punizione da metà campo ai milanesi per la simulazione dell’esterno partenopeo, Benjamin da metà campo esplode un rasoterra di destro che si infila all’angolino basso alla destra di Salguero, 2-0 all’8’. Secondo tempo più o meno sullo stesso tono: Milano controlla, Napoli non punge e al 6’, dopo uno scontro aereo tra Casarsa e Tiberi, costretto ad uscire per qualche minuto, arriva il 3-0; Casarsa controlla sul lato destro, scarica in diagonale sul lato opposto dove Salguero non può arrivare. Poco dopo assist di Nico per Benjamin da fuori area, palla sulla traversa. Poi però la partita, che sembrava già indirizzata verso un epilogo senza storia, si fa intensa con colpi spettacolari sui due fronti. Al 7’ Napoli accorcia le distanze: rilancio con i piedi di Salguero, Tiberi si smarca da Biasini e di testa spizza il cross mandando all’angolino, Zanini immobile. Risposta milanese affidata a Amarelle, che al 9’ subisce fallo in acrobazia da Franceschini, va a battere la punizione centrale poco fuori dell’area e spedisce direttamente sotto l’incrocio con un tocco d’artista. Palla al centro e Maradona jr. si inventa un sinistro potente e preciso, a mezza altezza, che fredda Zanini. Napoli torna a crederci, e Hilaire offre uno stimolo in più con una punizione dal limite, fronte sinistro dell’attacco, trasformata con un sinistro che si impenna sulla sabbia e beffa di nuovo Zanini per il -1 con cui si va al secondo riposo. Il terzo tempo ci regala altri 12’ di emozioni probabilmente inattese alla vigilia considerato il pronostico tutto rossonero. Si comincia con un bolide di prima intenzione di Hilaire dalla destra, alto sulla traversa, poi al 2’ arriva il bis di Tiberi, ancora di testa: si muove bene dietro Casarsa, che lo perde per un solo secondo, quanto basta però per deviare all’incrocio un cross dalla destra di Hilaire per l’inatteso 4-4 a 9’56” dalla fine. Benjamin impegna Salguero con una punizione dalla distanza (3’), ma a 7’35” dalla fine arriva l’incredibile sorpasso napoletano: fallo di Bruno su Tiberi, che va a battere una punizione dal limite che è quasi un rigore, rincorsa breve e sinistro secco all’incrocio, nulla può Rasulo che aveva tentato di uscire incontro alla palla. Amarelle è sfortunato (6’) quando la sua deviazione sottomisura è ribattuta d’istinto da Salguero sul palo, Bruno calcia dal limite a lato (7’), Di Maio chiama Rasulo alla deviazione in corner dalla distanza (8’), poi a 2’33” dalla fine arriva il nuovo pareggio. Lo sigla Benjamin, fermato sulla sinistra al limite dell’area in ripartenza da un’entrata sul corpo di Franceschini, destro sul primo palo senza scampo per Salguero. Ma è un altro il tiro libero che decide la finale: a 1’40” dalla fine, Tiberi si alza in volo per stoppare di petto, Biasini lo spinge ed è punizione netta dai 12 metri circa, sinistro rasoterra che Rasulo intercetta senza la forza di ribattere, palla in rete per il 6-5 che regala un inatteso, incredibile e intenso primo scudetto del Napoli nella Serie A Enel di beach soccer.