2014: Happy Car Sambenedettese conquista il suo primo scudetto

Pazzo, emozionante, strabiliante Beach Soccer FIGC-LND che spiazza tutti premiando l’Happy Car Sambenedettese per la prima volta nella sua storia. I marchigiani hanno battuto Milano per 4-3 nella finale della Serie A Enel nella cornice sontuosa della Betclic Beach Arena di Catania. La Samb ha ripetuto l’impresa di pochi giorni prima compiuta nella Supercoppa ed ha superato per la seconda volta di fila Milano grazie a una rimonta bella quanto emozionante. Chi mai avrebbe pensato che i ragazzi di mister Oliviero Di Lorenzo giunti quarti nella fase regolare del Campionato sarebbero riusciti a conquistare Supercoppa e Scudetto nel giro di pochi giorni? E’ questo il bello del Beach Soccer, uno sport che affascina perché imperfetto. In due stagioni dopo cinque anni con la bacheca vuota la Samb ha vinto tre trofei, un capolavoro quasi inaspettato:” Siamo partiti a fari spenti crescendo giorno dopo giorno. Certo pensavamo di fare bene ma non così, è un sogno che si avvera, e il modo in cui è arrivato è ancora più bello” – queste le parole di un emozionato Di Lorenzo. “Amo questo sport perché ti regala emozioni uniche, non eravamo i favoriti alla vigilia eppure siamo riusciti a superare tutti gli altri. Adesso non svegliatemi, voglio ancora sognare insieme ai miei ragazzi”. Milano non riesce a ripetere l’impresa del 2013 nonostante abbia accarezzato la Supercoppa e lo Scudetto. Due volte Eudin e Zambelli avevano portato i meneghini sopra di tre lunghezze ad inizio secondo tempo poi la Samb ha reagito come nella altre gare segnando i gol decisivi con il generoso Jordan (2), lo scaltro Soria e il perno Palma. Fantastico anche in questa finale William Carotenuto che si prende il premio come miglior portiere, immenso Bruno Novo che ha trascinato la squadra nei momenti più difficili. Milano può consolarsi con Eudin che ha conquistato il premio prestigioso come miglior giocatore del campionato e quello del Fair Play. Il brasiliano ha chiuso la stagione a quota 20 gol, Leo ne ha fatti 33 ma è mancato in questa finale.

MILANO-HAPPY CAR SAMBENEDETTESE 3-4 (1-0;2-2;0-2)
Milano: Menescardi, Cariani, Campolongo, Grassi, Maiorano, Eudin, Leo, Casiraghi, Souza, Zambelli, Mantegazza, Choidi. All: Panizza
Happy Car Sambenedettese: Carotenuto, Leghissa, Pastore, jordan, Di Maio, Soria, Palma, Perez, Bruno Novo, Marazza, Addari, Comello. All: Di Lorenzo
Arbitri: Polito (Aprilia), Sicurella (Agrigento).
Reti: 1’ pt Eudin (M); 1’ st Zambelli (M), 5’ st Eudin (M), 10’ st Jordan (S), 12’ st Soria (S); 1’ tt Palma (S), 2’ tt Jordan (S).
Note: Ammonizione Grassi (M),

L’ultima partita in programma chiude la stagione 2014 per scoprire chi, fra Milano e Sambenedettese, sarà la squadra a fregiarsi del titolo di Campione d’Italia. La formazione di Panizza ha già il tricolore cucito sulle maglie ed è chiamata a lasciarlo dov’è mentre l’Happy Car Sambenedettese, cerca di compiere l’impresa massima portandolo sulle sue maglie. Il precedente fra le due squadre è di soli due giorni fa quando si sono affrontate in finale di Supercoppa vinta dalla squadra marchigiana. Dopo l’inno nazionale ed i saluti di rito fra tutti i beachers in campo, comincia quella che nei tre tempi regolamentari salvo code, sarà la “partita delle partite”. Milano parte con le marce alte e dopo appena 20” è in vantaggio! Eudin prende palla, si aggiusta il tiro e lancia un missile da metà campo che si s’infila alle spalle di Carotenuto. La rete a freddo non placa i bollenti spiriti dei meneghini che vanno vicini al raddoppio in altre tre nitide circostanze ma Carotenuto compie il miracolo su Leo e viene assistito dalla traversa in occasione della sciabolata di Eudin pochi istanti dopo. Milano sembra deciso a bissare il successo del 2013 e gioca a ritmi altissimi. Per la Samb è Bruno Novo a mettere in moto i compagni con preziosi suggerimenti in avanti e prova lui stesso al 10’ con un bel diagonale che finisce di poco a lato. Anche Jordan, sempre per i marchigiani, tenta di sorprendere Menescardi dalla parte opposta ma la difesa lombarda è un vero muro. I primi 12 minuti molto intensi e senza sosta ma non arrivano altre reti per il pubblico del BetClic Beach Stadium di Catania e si va al primo riposo. L’apertura di second time gela ancora una volta i rossoblù. Rapido scambio in salsa milanese fra Leo e Zambelli e gol di quest’ultimo. L’Happy Car ha il merito di non abbattersi e cercare comunque di stare in gara per recuperare. Jordan suona la carica e, a seguito di una straordinaria azione personale, colpisce la traversa. Non sembra girare benissimo alla formazione di mister Di Lorenzo e Milano ne approfitta e passa ancora. Eudin prende palla e mira dalla distanza e realizza il 3-0 rossonero. E’ sicuramente un altro Milano rispetto a quello visto sempre contro la Sambenedettese solo giovedì scorso per la finale, persa, della Supercoppa di Lega. Evidentemente la sconfitta ha dato modo alla squadra lombarda di studiare le giuste contromisure ma la “Samba” non ha nulla da perdere e se la gioca al massimo. Sul finale di secondo tempo anche l’Happy Car può cominciare ad esultare. Bruno Novo, motivatissimo a confermare quanto di buono fatto fino ad oggi, semina due avversari e serve un pallone d’oro a Jordan che fa centro. Il beach soccer non si smentisce mai e sul filo di lana, regala un’altra perla, quella che accorcia ulteriormente le distanze per la Sambenedettese. Calcio d’angolo per i marchigiani e gesto tecnico “gold” di Soria che, in semirovesciata, anticipa tutti e firma un pericoloso 2-3 per il Milano. Non c’è più tempo e si passa al terzo ed ultimo atto di questa stagione con un risultato in bilico che promette spettacolo. Apertura da brividi ancora una volta dopo 20”. Eudin calcia di potenza ma la palla sbatte sul corpo di Palma e torna verso il portiere Menescardi che viene beffato. Incredulità fra i beachers lombardi per il fulmineo pareggio della Samb che non ha però completato l’opera se è vero che, nei secondi successivi, Jordan colpisce prima il palo e poi, porta in vantaggio i suoi. Milano si mette le mani nei capelli mentre la Samb sogna. Delirio rossoblù e nuovo palo di Jordan mentre Milano dopo l’iniziale sbandamento riprende a correre e a pungere con Leo ed Eudin ma non si passa. Carotenuto tiene così come Chiodi che dice no a Jordan su un pericolosissimo uno contro uno. Milano fa di tutto, si lotta su ogni pallone ma i minuti scorrono veloci. Dalla panchina dell’Happy Car Sambenedettese, salgono alte le grida di incitamento a resistere ai ritorni disperati del Milano. I lombardi si gettano avanti con tutti gli effettivi ma al termine del countdown, è scudetto, il primo, storico scudetto per la Sambenedettese. A Viareggio la prima impresa con la qualificazione in extremis alla final eight, a Catania la vittoria della Supercoppa ed infine, il tricolore 2014 “strappato” direttamente ai detentori del titolo dopo aver recuperato 3 gol di svantaggio per chiudere la stagione magica dell’Happy Car Sambenedettese.

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L’obiettivo centrato da Viareggio e Anxur ha valori diametralmente opposti. I ragazzi di Stefano Santini sono entrati nelle prime quattro per il terzo anno consecutivo centrando il terzo posto ma nelle intenzioni della squadra c’era la voglia di approdare in finale come nel 2012, l’anno in cui Viareggio conquistò la Coppa Italia, l’unico trofeo dei toscani. I nazionali azzurri Gori, Marrucci, Marinai, Ramacciotti, Carpita, Di Tullio, Di Palma ormai sono maturi grazie anche all’esperienza accumulata con l’Italia. Gabriele Gori per la terza volta nelle ultime quinte stagioni si è laureato capocannoniere del campionato con 29 gol, ripetendo l’impresa in Coppa. Dietro al gruppo consolidato ci sono già altri giovani interessanti che si affacciano sul palcoscenico nazionale come Remedi, Maiorana e i fratelli minori di Marrucci e Marinai. Eppure i trofei non arrivano, Viareggio rischia di fare la fine dell’Arsenal nel calcio a undici ma rimane il serbatoio principale della nazionale italiana.
L’Anxur è la vera rivelazione di questa stagione, i pontini hanno centrato un prestigioso quarto posto. Raramente una neopromossa al primo anno aveva conquistato un traguardo simile. Merito del giusto mix tra esperienza e gioventù. Ai grandi calcatori della sabbia italiana e mondiale come Torres, Velasquez (all’inizio), Lucio Carmo e Jordan si sono fatti valere i terracinesi doc come Savarese, Fontana, Simonelli, Stefanini e Altobelli. Dopo aver conquistato un grande secondo posto nel girone l’Anxur ha compiuto un capolavoro con la Panarea per capitolare con la Samb solo nel terzo tempo. Jordan nella seconda parte della stagione ha segnato 13 gol belli quanto pesanti, Savarese ne ha timbrati otto alla prima esperienza nella Serie a Enel. Insomma l’Anxur ha stravolto gli equilibri confermando la bellezza e l’imprevedibilità del beach soccer.
Catania e Terracina terminano questa stagione con luci e ombre. L’ultimo atto della classica del sud se lo aggiudica Catania con un guizzo d’orgoglio all’extra time. I ragazzi di mister Emiliano Del Duca chiudono con il quinto trofeo (Coppa Italia) alzato nelle ultime quattro stagioni. Dopo l’inizio scintillante in Coppa Italia e Euro Winners Cup gli etnei hanno disputato una stagione regolare d’alto spessore nonostante le alterne assenze di Palmacci e Francois. Il solo ko subito in campionato ha messo di fronte al Terracina quel Milano che non ha lasciato scampo ai pontini orfani di Francois. Queste le luci, il neo per i tigrotti è non essersi qualificati alle semifinali dopo quattro anni. Corosiniti, Frainetti, Spada si sono dimostrati affidabili come sempre, buone notizie per Esposito. Andrezinho e Llorenc hanno fatto bene ma sono mancati sul più bello. Il talento iberico comunque chiude la stagione a quota 33 gol. Pablito Palmacci ne ha messi a segno 7 in altrettante partite.
Catania si è confermato un rebus difficile da decifrare, nonostante gli investimenti e l’organizzazione manageriale gli etnei non centrano un obiettivo dal 2008. Dopo aver digerito il boccone amaro della quinta finale di Coppa Italia persa (ai rigori stavolta), la quarta di fila, il Catania ha disputato un grande girone vincendo tutte le partite compreso lo scontro diretto con il Terracina. La ghiotta occasione di giocarsi lo scudetto in casa è sfumata subito contro la Samb. Nonostante il rovescio bruciante la squadra c’è, Platania, Franceschini, Fred si sono confermati su alti livelli. I nuovi acquisti Del Mestre, Gabriel, Rodrigo, Be Martins e Zurlo hanno inciso. Il “genio” Soares ha dato un’identità alla squadra soprattutto nella gestione dei terzi tempi ma non è bastato. Questione solo di particolari che spesso e volentieri ad alti livelli fanno la differenza. Il brasiliano Rodrigo classe ’93 chiude la stagione con 37 gol all’attivo, Gabriel e Zurlo 10 e 13 in campionato.
Ecosistem Panarea Cz e Canalicchio possono essere soddisfatte delle loro stagioni, in particolar modo gli etnei alla loro prima partecipazione alle finali hanno centrato un ottimo settimo posto battendo proprio i calabresi dell’Ecosistem Panarea. Maci e Palazzolo sono stati i cecchini segnando anche oggi. In stagione il rumeno e il catanese hanno firmato rispettivamente 11 e 10 reti in stagione ma è tutta la squadra ad aver convinto trascinata dalla personalità di Condorelli. Nonostante quest’ultimo ko la Panarea può stilare un bilancio positivo, nonostante i tanti cambi di organico Procopio e compagni hanno centrato le finali per il terzo anno di fila mettendo in mostra giovani interessanti come Gregoraci e Morabito. Ma la stella è stata il senegalese Bafodè che ha chiuso il campionato a quota 19 gol, facendo reparto quasi da solo e firmando i centri decisivi per la qualificazione alla Final Eight.