Viareggio Cup: Pareggio beffa per la Rappresentativa, 2-2 con la Reggina

Viareggio Cup: Pareggio beffa per la Rappresentativa, 2-2 con la Reggina

Brilla la maglia della Serie D ma la Dea Bendata spegne la luce della Rappresentativa che sul campo “La Pruniccia” di Strettoia (Lu) pareggia per 2-2 con la Reggina nel secondo match del girone 6 del Torneo di Viareggio. Avanti di due reti al termine di un primo tempo giocato alla grande la D subisce la rimonta degli amaranto che si concretizza a 5’ dal termine della gara. I due gol della Rappresentativa sono state due perle, al 15’ Ridolfi dopo aver saltato due uomini serve in profondità Gatto che non perdona. Al 29’ Amelotti dalla sinistra effettua un traversone scodellando una palla d’oro sulla testa di Bussi che fa centro con una bella incornata. La reazione della Reggina non c’è mai stata o meglio si è limitata a tiri dalla distanza. Stesso canovaccio nel secondo tempo con la partita che stava scivolando senza sussulti fino al gesto quasi casuale di Akuku. Al 25’ il giocatore ghanese si è inventato un tiro da quasi venti metri che si è insaccato all’incrocio dei pali. Un lampo in un match controllato dalla D che ha sfiorato la terza rete in più occasioni. Poi la dura legge del gol si è abbattuta sui ragazzi blu-arancioni che si sono fatti sorprendere da una mischia confusa in cui è spuntato Ammirati che incredulo si è trovato solo davanti alla linea di porta. Più una beffa che un centro meritato, uno colpo che fa ancora più male guardando gli ultimi assalti della Rappresentativa che non ha trovato la zampata vincente nel continuo batti e ribatti finale nell’area amaranto. Ora serve un miracolo o meglio una serie di risultati ad incastro per passare il turno come migliore seconda del girone tra i primi sei raggruppamenti perché nell’altra gara gli ecuadoregni contro ogni pronostico hanno superato di misura l’Anderlecht. Il primo posto è matematicamente fuori portata. Una Rappresentativa forse troppo bella e trascinante ha gettato via tre punti al termine di una sfida costellata da continui colpi di scena.  Le giovani promesse dei club della D ci hanno creduto fino alla fine, forse hanno capito che in questa manifestazione rappresentano non solo se stessi e una squadra ma un intero movimento come quello giovanile della D che ha bisogno di queste vetrine per dimostrare che il futuro del calcio passa anche da qui. Eppure non è bastato, la punizione è stata troppo severa calcolando che la Reggina in avanti ha fatto ben poco. Di buono rimane la grinta sfoderata dai ragazzi della D che le hanno provate tutte per portarsi a casa la posta piena. “La squadra ha giocato  con passione dando fondo a tutte le energie.  Questi giovani non devono avere rimpianti, tutto quello che potevano fare lo hanno fatto” ci dice con una vena di delusione il Vice Presidente Vicario della LND Alberto Mambelli. “La sorte ci ha voltato le spalle ma sono soddisfatto della serietà e della concentrazione che hanno mostrato questi ragazzi. Abbiamo controllato il gioco per larghi tratti del match sia con la Reggina sia con l’Anderlecht”. Il Supervisore Tecnico Giancarlo Magrini non si da pace: “Per me questa pareggio vale come una vittoria, abbiamo usato la testa senza lasciarci andare allo scoramento quando abbiamo subito due gol assurdi. Paghiamo un prezzo troppo salato, il calcio è questo, a volte è un gioco troppo crudele ma sono soddisfatto perché i ragazzi hanno dato l’anima ed hanno onorato la maglia della Serie D”. Magrini chiude con una considerazione che la dice lunga sulla stima che nutre per questi calciatori:” Abbiamo giocato una grande gara non solo tecnicamente ma anche e soprattutto con il cuore perché senza cuore nel calcio come nella vita la sola ragione non serve a niente”.

Sugli spalti a tifare la D anche il Vice Presidente LND (area centro) Maurizio Minetti e il Segretario del Dipartimento Interregionale Mauro De Angelis

Di questo pareggio rimane negli occhi una prestazione di un gruppo cocciuto e deciso che ha giocato come fosse un club annullando quasi miracolosamente quel gap tattico inevitabile per una rappresentativa allestita in pochi raduni.  Dopo il ko con l’Anderlecht i ragazzi della D si son messi in discussione con grande naturalezza esprimendo tutte le loro qualità con semplicità perché il talento si vede anche dalle piccole cose, una finta, uno sguardo al movimento dell’avversario, un aiuto al compagno in difficoltà, un recupero di un pallone impossibile e il coraggio di esprimere la propria personalità senza subire quella dell’avversario. La Rappresentativa non ha giocato a pallone, ha giocato a calcio, e questo basta e avanza. Questi ragazzi possono aver sbagliato in alcuni momenti ma in queste due gare non hanno commesso l’errore di smettere di provare. Qualunque sia l’esito del Torneo sicuramente questi piccoli grandi calciatori usciranno responsabilizzati da questa esperienza. In fondo a volte quando si perde o si pareggia si vince.

LA GARA

La Rappresentativa torna in campo con qualche cambiamento rispetto alla gara precedente. Sempre il portiere della Lucchese Casapieri in porta. Con Pessagno fuori per squalifica in difesa Dominici dalla fascia si sposta al centro in coppia con il confermato Sirigu. A completare la linea a quattro sempre l’affidabile Accardo sulla destra e l’innesto sulla corsia sinistra di Armeno che garantisce una spinta più decisa sulla fascia. Nel centrocampo a rombo confermatissimi il mediano davanti alla difesa Massaccesi e Ridolfi vertice alto per innescare le punte e far girare la squadra. A destra fa il suo esordio nella manifestazione Torelli che porta a tre il numero di giocatori della Vis Pesaro nella formazione iniziale. A sinistra seconda presenza di fila per Amelotti. Confermata anche la coppia di attaccanti Bussi-Gatto che unisce fisicità e rapidità. La Reggina di Cevoli si schiera in campo con un 3-4-1-2 con la difesa che diventa a cinque in fase di non possesso palla. Catanese, già a segno con gli ecuadoregni, giostra dietro le punte Mariani e Louzada. Guardando la rosa della Reggina sembra più una multinazionale che un club italiano con ben sette ragazzi stranieri (polacchi, brasiliani e ghanesi) tra cui Akrapovic che scherzo del destino sta giocando in Serie D con la Samb. Dietro le due punte Caruso e Louzada c’è Catanese pronto ad innescare gli avanti amaranto. I primi 15’ scorrono senza emozioni, squadre corte, tanto agonismo a centrocampo e Ridolfi osservato speciale. Proprio al quarto d’ora il talento della Vis si libera di due uomini e serve in verticale una palla d’oro per Gatto che non perdona, Rappresentativa in vantaggio. La Reggina ci mette un po’ a reagire e si rende pericolosa solo con tiri dalla distanza sempre preda di Casapieri. Al 29’ la D raddoppia al termine di un’altra bell’azione, Amelotti s’invola sulla sinistra entra in area e serve un pallone delizioso a mezz’aria che Bussi sbatte in porta con un’incornata precisa. E’ una Rappresentativa che gioca come un club, balla un po’ dietro ma le azioni manovrate sono sempre efficaci. La gara si fa sempre più spigolosa, Torelli viene ammonito per un’entrata dura a centrocampo, al 41’ tocca a Bussi prendersi un giallo stupido per proteste. Non succede più nulla, dopo 1’ di recupero termina il primo tempo.

Nella ripresa al 5’ Liberacki da quasi 25 metri lascia partire un fendente che colpisce in pieno l’incrocio dei pali, finora la Reggina si è resa pericolosa sempre con le conclusioni dalla distanza. Al 10’ Torelli lascia il posto a Pulci che va a fare il centrale, Dominici torna laterale difensivo e Armeno si sposta avanti sulla linea di centrocampo per sfruttare meglio le sue doti offensive. Due minuti dopo Bussi lascia il posto a Braccalenti per dare più sostanza al centrocampo della Rappresentativa. La Reggina effettua tre cambi per tentare di riaprire la partita ma Casapieri non deve dannarsi più di tanto. Al 25’ gli amaranto, forse nel loro momento peggiore, accorciano le distanze come un fulmine a ciel sereno, Akuku da quasi venti metri lascia partire un tracciante che s’infila sotto l’incrocio . E’ l’episodio che risveglia gli amaranto dal torpore. E’ un momento storto per la Rappresentativa, Gatto che stava impegnando tutta la difesa avversaria si fa male scattando sulla fascia, l’attaccante del Taranto lascia il posto a Ferrè quando manca poco più di un quarto d’ora alla fine della partita. Entra anche Buscema per far rifiatare Ridolfi e per dare copertura alla difesa, Accardo intanto mette i brividi a Lisandro con un diagonale violento. Un’altra conclusione di Armeno sfiora il palo. Niente fa presagire ciò che accade al 40’. Una palla spiovente sugli sviluppi di una punizione dal limite rimpalla sulla testa di un reggino e va a finire sui piedi di Ammirati che solo soletto appoggia in rete sulla linea di porta. L’uscita di Casapieri non ha evitato la deviazione fortunosa. La Rappresentativa prova il tutto per tutto, dentro Gabrielloni per Amelotti. Gli ultimi minuti sono convulsi e la Reggina traballa, Braccalenti non arriva per un soffio su un pallone invitante, in tre occasioni la sfera passa per tutta l’area amaranto ma nessuno riesce a piazzare la zampata vincente. Passano i tre minuti di recupero e l’arbitro fischia la fine dell’incontro. Una beffa per la Rappresentativa che paga ancora una volta, stavolta troppo severamente, due situazioni estemporanee.

 

RAPPRESENTATIVA SERIE D – REGGINA 2-2

Rappresentativa Serie D (4-4-2): Casapieri (94-Lucchese); Accardo (94-Torres), Dominici (94-Vis Pesaro), Sirigu (94-Budoni), Armeno (94-Ischia); Torelli (95-Vis Pesaro) 10’st Pulci (94-Ischia), Massaccesi (93-Real Spal), Ridolfi cap. (94-Vis Pesaro) 35’st Buscema (94-Ragusa), Amelotti (93-Pro Sesto) 42’st Gabrielloni (94-Jesina); Bussi (93-Sandonajesolo) 17’st Braccalenti (94-Sansepolcro), Gatto (94-Taranto) 28’st Ferrè (94-Seregno). A disp: Cristofoli (94-Legnago), Picascia (94-Foggia), Galelli (96-Darfo Boario), Irprati (94-Virtus Vecomp Verona), Scaccabarozzi (94-Real Spal), Idromela (94-Arezzo), Spacca (94-Amiternina).

Reggina (3-4-1-2): Licastro; Akuku O., Cianci, Liberacki (39’st Bochniewicz); Varricchio (23’st Ammirati), Salandria (35’st Maimone), Akrapovic (21’st Condemi), Porcino (cap); Catanese; Caruso (1’st Mariani) Louzada. A disposizione: Anishchenko, Cordova, Perrone, Coppolaro, Akuku G., Fiorino. Allenatore: Roberto Cevoli

Arbitro: Luca Candeo di Este; Assistenti Giuseppe Macaddino di Rimini e Mattia Scarpa di Reggio Emilia
Marcatori:
15’ pt Gatto (Ra) , 29’pt Bussi (Ra), 25’ st Akuku O. (Re), 40’st Ammirati (Re)
Ammoniti: Torelli, Bussi (Ra), Catanese (Re)

Recupero: 1’+ 3’
Note: terreno in buone condizioni, in tribuna i ct dell’under 17 e quello dell’under 18 e 19 Zoratto e Evani, l’ex Juve Nicola Amoruso responsabile del settore giovanile della Reggina

Le partite della Rappresentativa Serie D alla Viareggio Cup potranno essere seguite in diretta su Twitter (@LegaDilettanti) e su iPhone grazie all'app ufficiale iLND. Al termine di ogni giornata di gare, sulle pagine del sito istituzionale lnd.it, spazio a foto, cronache ed approfondimenti.

Torneo di Viareggio – Il programma gare del girone 6:

lunedì 11 febbraio – ore 15.00
RAPPRESENTATIVA SERIE D–ANDERLECHT 0 - 1 (45’pt rig. Heylen) San Donato di San Miniato (PI) / Stadio Comunale Via Cimarosa (erba artificiale)
REGGINA–NORTE AMERICA 1- 0 (28’pt Catanese) Capezzano (LU) / Stadio “Cavanis” (erba artificiale)

mercoledì 13 febbraio – ore 15.00
RAPPRESENTATIVA SERIE D–REGGINA  2-2 Strettoia (LU) / Stadio “La Pruniccia” (erba artificiale)
ANDERLECHT–NORTE AMERICA 0-1 Altopascio (LU) / Stadio Comunale (erba artificiale)

CLASSIFICA: Reggina 4 punti; Anderlecht, Norte America 3; Rappresentativa D 1

venerdì 15 febbraio – ore 15.00
RAPPRESENTATIVA SERIE D–NORTE AMERICA - Pontedera (PI) / Stadio “Mannucci” (erba artificiale)
ANDERLECHT–REGGINA - San Giuliano Terme (PI) / Stadio “G. Bui” (differita RaiSport 1–ore 17.00)


La Rosa Ufficiale:

Portieri

Deril CRISTOFOLI (‘94 - Legnago Salus), Valerio SPACCA (‘94 - Amiternina), Leandro CASAPIERI (‘94 – Lucchese)

Difensori

Giovanni DOMINICI (‘94 - Vis Pesaro), Alberto ACCARDO (‘94 - SEF Torres), Marco IRPRATI (‘94 – Virtus Vecomp Verona), Gianfilippo PULCI (‘94 - Ischia Isolaverde), Gennaro ARMENO (‘94 - Ischia Isolaverde), , Giampaolo SIRIGU (‘94 - Budoni), Marco PICASCIA (‘94 - Foggia), Simone PESSAGNO (‘94 – Fidenza)

Centrocampisti

Giacomo RIDOLFI cap. (‘94 - Vis Pesaro), Ettore BRACCALENTI (‘94 - Sansepolcro), Jacopo SCACCABAROZZI (‘94 - Olginatese), Simone AMELOTTI (‘94 - Pro Sesto), Damiano BUSCEMA (‘94 - Ragusa), Federico MASSACCESI (‘94 - Real Spal), Matteo IDROMELA (‘94 - Arezzo), Alberto TORELLI (‘95 - Vis Pesaro)

Attaccanti

Jacopo FERRE’ (‘94 - Seregno), Massimo BUSSI (‘93 - Sandonajesolo), Alessandro GATTO (‘94 - Taranto), Alessandro GABRIELLONI (‘94 - Jesina), Nicola GALELLI (‘96 - Darfo Boario)


Staff

Supervisore Tecnico Giancarlo MAGRINI

Allenatore in 2ª Giampiero ROSSI

Allenatore Valter MALERBA

Preparatore dei portieri Davide BERTACCINI

Medico Mario TURANI

Fisioterapista Andrea BANDINI

Psicologo dello Sport Aldo GRAUSO

Team Manager Francesco GILARDONIi

Segretario Alberto BRANCHESI

Dirigente Responsabile Rappresentative Nazionali LND Alberto MAMBELLI

Dirigente Responsabile Osservatori Maria Teresa MONTAGUTI

Magazziniere: Sandro DELLA PELLE

Generazione D, dove la D sta per Dilettanti. Un termine da sempre stretto per chi ama il calcio e lo pratica nella sterminata galassia delle serie cosiddette “minori”, quelle di competenza della LND, per intenderci. In molti preferirebbero quell’amateur di origine anglosassone che come per il rock riesce a dare un’altra immagine anche alla canzone più banale. Ma con il tempo, eterno galantuomo, ed i giusti accorgimenti anche dilettante ha cominciato a suonare bene. Generazione D è una maglia da indossare, dei colori da onorare, un mondo di buoni principi che solo il calcio del campanile può ancora interpretare. Ed allora si scopre che essere dilettante è davvero un piacere. Un piacere per chi gioca al calcio e per chi lo ama, un piacere alimentato da una passione straordinaria ed a volte inconcepibile. Un piacere che dal 2006 si è tramutato in orgoglio, quello di vedere una squadra di soli giovani dilettanti affrontare le canteras dei professionisti nella prestigiosa cornice della Coppa Carnevale, oggi Viareggio Cup. Nessun dilettante allo sbaraglio, ma solo giovani desiderosi di mostrare il proprio valore e spesso di riaffermare quel talento negato da esperienze troppo rapide in formazioni dal grande blasone. Generazione D vuole celebrare gli “eroi” della Rappresentativa raccontando le loro storie e documentando la loro avventura alla Viareggio Cup. Un racconto avvincente affidato alla macchina da presa alternando immagini di vita dal ritiro della squadra allo storytelling, alla scoperta del vissuto e le esperienze dei giovani calciatori convocati per la competizione: un cortometraggio per ogni giorno di permanenza nel torneo che troverà posto sulla pagina facebook della LND (www.facebook.com/LND.paginaufficiale), una piazza virtuale in forte ascesa nel gradimento degli utenti del più popolare social network e frutto della collaborazione tra la Lega Nazionale Dilettanti e TIM nel quadro di un ampio progetto a sostegno del calcio di base. Generazione D è contenitore nato con il chiaro intento di esaltare l'appartenenza al calcio dilettantistico (nessun componente della squadra proviene da prestiti di squadre prof), evidenziandone allo stesso tempo l'aspetto umano, sociale e social. Generazione D vuole rimarcare l'autenticità del mondo del calcio minore, lontano dalle luci della ribalta e dai lustrini, quel calcio vicino alle difficoltà quotidiane così come alla ricerca dei sogni. Nessun narratore ma solo le voci autentiche dei giovani atleti, protagonisti assoluti di questa indimenticabile avventura, di una tappa fondamentale di quel grande talent che è la vita.