Numeri e curiosità della nona giornata

La Serie D stupisce tra spettacolo in campo e curiositˆÊ statistiche

Nessun numero a caso in Serie D, semmai sono dati che assumono, quando al Serie A registra la sua domenica più asfittica in termini di reti segnate, un valore aggiunto per il calcio italiano. L'ultimo turno di campionato ha fatto registrare ben 206 gol (10 in più rispetto ad una settimana fa), nonostante siano state tre le gare non disputate. Di queste addirittura 98 sono state mese a segno dalle squadre in trasferta, le restanti 108 da quelle in casa. Il Girone più sterile questa settimana è stato l'F con sole 13 reti all'attivo e cinque 0-0, un record. Quello più prolifico è stato il D con 32 gol realizzati (curioso il dato che in 3 raggruppamenti su 9, A, C e G, è stato segnato lo stesso numero di reti: 23). La formazione più votata all'attacco e con le bocche di fuoco più calde si conferma l'Unione Venezia (C) con 22 centri in 9 gare, mentre il peggior attacco è quello della Solbiatese (B), ancora inchiodato a quota 2. In difesa, quella che se la cava meglio delle altre in Italia è la Viterbese nel Girone G che sull'invulnerabilità della sua porta ha costruito il successo delle prime giornate (ha messo a segno solo 7 gol), quella che deve correre velocemente ai ripari risulta essere l'Opitergina nel Girone C con 24 reti al passivo. Nei record delle singole partite resiste la differenza reti (6) fatta registrare in Caratese-Trento 6-0 della 7^ giornata ed il massimo numero di gol segnati in un solo match (8) Legnago-Voghera (4-4) del 3 ottobre. In tutta la Serie D restano imbattute il Mantova nel Girone B (giunto alla sua quinta vittoria consecutiva), il Treviso nel Girone C, il Camaiore nel D, la Sambenedettese nell'F, il Bacoli, il Portotorres e la Viterbese rispettivamente prima e seconde nella graduatoria del Girone G, l'Arzanese nell'H ed il Nissa nel Girone I. Perdono invece la loro imbattibilità l'Union Quinto (C), il Borgo a Buggiano (D), che mantiene comunque la vetta della classifica nonostante la sconfitta a Pontedera, e la Valle Grecanica (I).