Si scrive Mondiale, si legge Serie A

Si scrive Mondiale, si legge Serie A

Prima dell’inizio del Mondiale di Beach Soccer, in programma a Dubai dal 15 al 24 Febbraio, c’è già un vincitore, è la Serie A. Nove Nazionali sulle sedici partecipanti hanno almeno un beacher nel loro organico che ha giocato nel Campionato italiano. Sono 37 giocatori su 192, oltre il 19%, un dato che forse può vantare solo la massima serie russa. Contando anche i ct si arriva a quota 40. La Nazionale storicamente favorita, oltre all’Italia, ovvero il Brasile, è la selezione che ne conta di più, otto su dodici beachers, otto sui dieci giocatori di movimento. Un dato che la dice lunga sulla qualità della Serie A che attira i decani della disciplina capaci di vincere per ben cinque volte il Mondiale.

Chi non conosce questo sport potrebbe pensare che tutti questi campioni siano stati attirati da uno o due club, i più blasonati della Serie A. Non è così, tutt’altro. Il Campionato italiano con il passare degli anni ha alzato l’asticella con più pretendenti al titolo in continuo miglioramento. I 37 beachers di nove nazionali diverse che si giocheranno il Mondiale hanno vestito le maglie di tanti club italiani. Parliamo di Catania, Viareggio, Sambenedettese, Milano, Pisa, Terracina, Napoli, Villafranca, Catanzaro, Livorno, Lignano, Lazio, Colosseum, Mare di Roma e Anxur Trenza.  

La seconda Nazionale con le tinte tricolori più accese è il Portogallo con ben sei giocatori fedeli al nostro Campionato. Un altro vanto per la Serie A perché i lusitani di Mondiali ne hanno conquistati due. Al terzo gradino c’è la Spagna con quattro beachers assidui frequentatori delle spiagge del Belpaese. Non è un caso se gli iberici per ben tre volte sono arrivati in finale.


Nella foto: il recordman di presenze con la maglia azzurra Paolo Palmacci (282 caps) con Gabriele Gori, miglior marcatore di sempre dell'Italia (337 gol)

C’è spazio anche per un argentino, un bielorusso, un giapponese, uno statunitense e ben tre tahitiani. Quest’ultimi possono richiamare echi esotici ma nel beach soccer sono molto competitivi con due finali centrate nel 2015 e 2017.

Un vanto per la Serie A anche la partecipazione di due ct che da giocatori si sono formati con i nostri allenatori di club. Parliamo dello spagnolo Nico, commissario tecnico della Bielorussia, e di Zaveroni alla conduzione di Tahiti.

No, l’Italia al Mondiale non ce la siamo dimenticata. Non ne parliamo per scaramanzia ed i nostri campioni ce li teniamo stretti perché quasi nessuno ha mai rinunciato alla Serie A per andare a giocare in altri Campionati. Grazie a loro ed all’innesto degli stranieri, solo i migliori, il movimento del beach soccer FIGC-Lega Nazionale Dilettanti è ancora, dopo vent’anni, il punto di riferimento per gli atleti di tutto il globo.

Nella foto: un'immagine della Finale Scudetto della scorsa stagione tra Catania e Viareggio, un'istantanea del prossimo Mondiale con Remedi (Italia), Catarino (Brasile) e Be Martins (Portogallo).