Un artista a difendere i pali del Genova BS

Un artista a difendere i pali del Genova BS

Da poco terminato il match tra Vastese e Genova, che ha visto prevalere i liguri per 1-0, grazie ad un gol di Grilli al 4’. Tra i protagonisti, Davide Alesso, portiere del team che ha fornito il suo decisivo contributo alla vittoria finale. Prontezza, agilità e una serie di scintillanti tatuaggi, praticamente su ogni parte del corpo.

Davide, un bel successo: “Felice. Lo meritavamo davvero. Aspettavamo questo momento ed ora, siamo tutti un po’ più sereni, distesi, e pensiamo a domani. Ci giocheremo il piazzamento finale contro la Seatram Chiavari e vogliamo onorare la stagione nel migliore dei modi”. Il derby decreterà l’ordine di arrivo, in Coppa Italia Aon, in 9^ o 10^ posizione: “Partita dal sapore particolare. Sul tavolo anche la voglia di riscattare la sconfitta patita in poule promozione a Cirò Marina. Siamo carichi”.

Abbiamo saputo che fuori dal campo sei un apprezzato tatuatore. Ci racconti qualcosa su questa passione? “Ma guarda, fin da piccolino mi è sempre piaciuto disegnare. Crescendo, mi sono avvicinato al mondo dei tatuaggi. Vedevo qualche amico con le prime bellissime decorazioni sulla pelle e ne ero affascinato. Mi sono detto che un giorno avrei fatto questo e sono riuscito a realizzarlo, a Genova, nella mia città. Un sogno, come l’amore per questa stupenda disciplina che è il beach soccer”. Cuore blucerchiato o rossoblù?  “Non sono un grande tifoso di calcio e vado poco allo stadio ma il cuore, dice Sampdoria”.

Tornando al beach soccer che impressioni hai in merito a questa stagione, sulle avversarie? “Sicuramente il livello, per quanto riguarda la nostra fascia, è stato ed è alto. Quest’anno tanta sfortuna per questo gruppo fantastico che poi, è la cosa che fa la differenza quando sei in campo e quando non gira del tutto per il verso giusto”. Abbiamo parlato, in una precedente intervista, dei vostri splendidi tifosi, ti senti di dire qualcosa a questi fedelissimi? “Sì. Che sono straordinari. Se non ci fossero loro non ci saremmo nemmeno noi. Persone speciali, una famiglia”.

Ultima domanda e ti lasciamo andare sotto la doccia. Come tatuaggi invece, tra compagni e avversari, che livello hai visto? “Ah guarda – conclude sorridendo – i miei compagni sono scarsi! Si salva solo Roman perché ha la moglie tatuatrice. Agli altri ci penserò io, prima o poi”.